venerdì 30 settembre 2011

la luce in fondo al tunnel

oggi va così.
oggi sento di avere di nuovo una motivazione.
oggi è come se qualcuno mi avesse teso una mano, mi avesse sorriso, e mi avesse detto andrà tutto bene, puoi riuscirci. (metaforicamente, nessuno mi ha preso la mano e sorriso)
Chi mi conosce lo sa, e chi mi legge soltanto può immaginarlo, è stato davvero un periodo buio per me e i tre anni che l'hanno preceduto sono stati in tonalità di grigio. era come se ogni scelta che ho fatto, fosse irrimediabilmente sbagliata. l'ultimo periodo è stata la mazzata finale.
non sono sul fondo del barile, mi sono venduta anche quello.
ti guardi allo specchio e non riesci a darti una valida ragione per continuare, e fidatevi non c'è niente di peggio che camminare senza una meta. senza uno scopo.
poi semplicemente le cose cambiano, e ti svegli felice, e non sai perché.e il giorno dopo sei di nuovo felice, così senza un perchè.
e il tuo lavoro funziona e ti piace
e i tuoi amici sono di nuovo i tuoi amici
e avrai più soldi di quello che pensavi
e forse la vita non è proprio a colori, ma è un'inizio.un piccolo sprazzo di colore.

la vita è strana e riesce a sorprenderti ogni giorno.
ma oggi vedo la luce in fondo al tunnel

godiamocela


martedì 27 settembre 2011

hai paura della felicità?

Avete mai paura della felicità?
io si
a me la felicità terrorizza.
per me la felicità è come un bicchiere di cristallo in bilico sopra una mensola. so che cadrà e si romperà in mille pezzi e passo tutto il tempo a guardarlo nell'ansia, nell'attesa del momento in cui cadrà ed io non potrò fare nulla per evitarlo. sono così concentrata sull'evento prossimo da non riuscire ad osservare il bicchiere. lo vedo, ma non lo osservo. non riesco a vedere quanto finemente è decorato, non riesco a notare quanto sia perfetto nel suo essere bicchiere, la luce che lo attraversa, le ombre che crea.
e potrebbe passare un minuto e poi cadere o un'ora o un giorno, non lo posso sapere, eppure sono li a guardare il bicchiere senza vederlo veramente.
la felicità per me è questo.
passare il tempo aspettando l'inevitabile fine, senza godermi nemmeno per un'attimo la sua presenza.

vivo in una stanza piena di cocci, 
ma forse se alzassi la testa 
vedrei ancora un sacco di bicchieri,
in bilico, 
sulle mensole della mia vita


domenica 25 settembre 2011

my bff

ieri sera sono stata alla festa a sorpresa del mio migliore amico.
la sorpresa non è stata solo la sua, la sorpresa è stata anche la mia quando, così dal nulla, la sua fidanzata mi ha telefonato per chiedermi di andare.
cosa c'è di strano penserete, beh io e la sua fidanzata ci siamo parlate tipo una volta in due anni. e pensavo che nemmeno mi sopportasse. lei è stata uno dei motivi per cui io e lui ci siamo definitivamente allontanati. dopo un periodo piuttosto burrascoso della nostra amicizia è arrivata lei e io ho colto al volo l'occasione per chiudere i contatti, o almeno ridurli a semplici telefonate di cortesia. lo so, sono un' egocentrica orgogliosa stronza, e non lo dico per vantarmi.
due giorni fa , quando ci siamo visti in occasione del suo compleanno, il suo collega mi guarda e mi dice serenamente "beh sei la sua migliore amica no?"
è stato come uno schiaffo. BAM.
non mi ero mai resa conto, mentre mettevo in discussione la nostra amicizia, mentre la facevo a pezzi e mi giravo dall'altra parte che forse lui questo non lo stava facendo. forse lui la nostra amicizia in discussione non l'aveva mai messa.
mi sono sentita stupida, e mi sono resa conto di quanto fossi stata stronza a volte perché per me è più facile attaccare che difendermi.
è che gli amici, quelli veri, ti capiscono più di quanto tu capisci te stessa e sono li sempre, non importa quanto sei stronza, perché sono li per te e accettano tutto quello che sei, a volte si allontanano, a volte si arrabbiano, ma non ti lasciano mai andare del tutto. sanno sempre dove venirti a riprendere.ed è raro trovarne, di quelle amicizie che possono durare una vita intera e possono durare solo se ci si accetta esattamente cosi come si è nel bene e nel male, nei sorrisi e nei pianti, nelle serate che non puoi dimenticare e in quelle che vorresti dimenticare, ma che sono li perché comunque fanno parte di ciò che siete.
e ti diranno che a volte la verità va celata, o diversamente addobbata
e ti diranno che ciò che sei non piace.
e ti diranno che per essere accettata devi essere diversa da ciò che sei.
non gli credere, perchè un'amicizia basata sulla menzogna, fosse anche una sola,non è un'amicizia che mi va di vivere, non è una persona con cui mi va di condividere la mia vita.
quindi non importa da quanto tempo non vi parlate, o se non frequentate più gli stessi giri, o se pensate che non gli importi più nulla.
un vero amico non sparisce mai del tutto.
alzate il telefono e chiamatelo, potreste rimanere sorpresi.

io ci sarò

Io non ti prometto
qualcosa che non ho
quello che non sono
non posso esserlo
anche se so che c'è chi dice
per quieto vivere
bisogna sempre fingere.

Non posso giurare
che ogni giorno sarò
bello, eccezionale, allegro,
sensibile, fantastico
ci saranno dei giorni grigi
ma passeranno sai
spero che tu mi capirai.

Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò

So che nelle fiabe
succede sempre che
su un cavallo bianco
arriva un principe
e porta la bella al castello
si sposano e sarà
amore per l'eternità.

Solo che la vita
non è proprio così
a volte è complicata come una
lunga corsa a ostacoli
dove non ti puoi ritirare
soltanto correre
con chi ti ama accanto a te.

Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò.

Giuro ti prometto
che io mi impegnerò
io farò di tutto però
se il mondo col suo delirio
riuscirà ad entrare e far danni
ti prego dimmi che
combatterai insieme a me

Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò.


Nella buona sorte e nelle avversità,
nelle gioie e nelle difficoltà
se tu ci sarai
io ci sarò.
 
 

venerdì 23 settembre 2011

cose che odio, cose che amo

  1. odio la gente che mentre sei in coda suona il clacson. esattamente dove vorresti andare? io un'idea l'avrei...
  2. odio chi si immette nella corsia vuota e poi tenta di inserirsi nella tua, dove ovviamente c'è una fila chilometrica. hai mangiato pane e volpe? se fossero tutti come me sarebbero ancora li ad aspettare
  3. odio la pubblicità di Francomina questa per intenderci "sono Maddalena faccio la escort ma non sono una ragazza facile" e quindi?!?!? ma poi vi sembra il momento ideale per fare una pubblicità così? branco di scimmie ubriache.
  4. odio i medici che fingono di telefonare per non rivolgerti la parola. si vede che fingi. e poi quella è una calcolatrice non un telefono
  5. odio i pazienti, quelli che di paziente hanno solo il titolo. quelli che ti guardano con odio solo perché hai una borsa. stofacendoilmiosottopagatolavoroecchecazzo.


  1. amo il venerdì pomeriggio perché hai tutto il week end davanti, come la viglia di natale, quella sensazione del "tutto può succedere"
  2. amo le domenica davanti alla TV, soprattutto in inverno quando fuori piove, un bel film, il piumone e un bel the.
  3. amo vedermi riflessa in una vetrina e sapere che si, son proprio io. perché ci sono delle mattine che ti guardi allo specchio e pensi "e questa che diavolo è"?
  4. amo sapere dove sto andando e cosa sto facendo e sapere che sono brava nel farlo. e tornare a casa soddisfatta.
  5. amo ascoltare la radio, ti fa sembrare parte di una grande famiglia, ti da quella sensazione di routine, anche a chi come me, una routine vera e propria non può averla.

martedì 20 settembre 2011

esistono ancora

Ultimamente mi è un po' scesa la catena. Della situazione economica lavorativa attuale, intendiamoci amo il mio lavoro, ma al momento non mi permette grandi libertà economiche, anzi non mi permette quasi nulla.
così mentre ero al mio negozio di animali preferito, li dove compro il mangiare per le mie due bestiole, si parlava del più e del meno, del lavoro e del periodo.
io scherzando dico: " sto consigliando al mio piccolo Ettore ( il mio secondogenito felino) di trovarsi una casa dove cenare, almeno così forse riusciamo a mangiare due volte!"
L'ho detto così, in gag, giusto per farci due risate.
Lei allora ha preso un po' di sacchettini campione e me li ha regalati. cioè capite, regalati.
vado li da tre anni e continuerò ad andare li, perché sono carine e simpatiche e disponibili, e di certo non avevano bisogno di comprare la mia "fedeltà".
l'ha fatto perché crede che dare una mano possa aiutare a vivere tutti meglio.
quindi esistono ancora persone così, questo era il motivo per cui avevo scelto bologna, perchè era così che mi sentivo quando stavo qui.
anche io una volta credevo che se avessi immesso positività e "bene " nel sistema, alla fine ne avrei raccolto i frutti anche io.
 dove è finita quella persona?
dove è finito quel mondo?
solo il tempo ci risponderà.

per il momento, grazie di avermelo ricordato.


lunedì 19 settembre 2011

problemi di trasmissione

ok siamo messi così.
oggi pomeriggio per lavoro passavo sotto casa dello stronzo e notavo con mio grande disappunto che c'è una via che porta il suo nome (già via dello stronzo) e quindi pensando che le sfighe non vengono mai da sole ero convinta che mi sarebbe spuntato dietro l'angolo, magari (come suggeriscono gli amici) abbracciato alla sua morosa.

Mi sono immaginata la scena.

ciao io sono l'altra con cui andava a letto mentre cercava di decidersi.
beh complimenti pare che tu abbia vinto...

una bella stretta di mano e poi tutti insieme a farci uno spritz.
o una vodka, liscia, doppia.

stranamente tutto questo non è successo, ma la settimana è ancora lunga quindi...

e poi di cose strane me ne succedono comunque.
infatti dopo la lunga fase degli stronzi ora abbiamo una nuova fase.
la fase degli sposati.
si perchè la sottoscritta è diventata un bene di lusso che piace agli sposati. ovviamente loro non piacciono a me, sia ben chiaro.
Che poi almeno con gli stronzi potevo andarci a letto....
Ma la colpa è la mia, ho chiesto al signore un uomo serio che volesse metter su famiglia.
forse avrei dovuto specificare. con me.
inutile lassù probabilmente non c'è campo.
eh si che radio maria ha decisamente più ripetitori di vodafone...
ok non vi chiedo se potrebbe andare peggio, la risposta la consco già.
si.


mercoledì 14 settembre 2011

Il tempo non passa

Ci sono quegli amici, quelli che conosci da una vita, che non fanno parte della tua quotidianità, ma che compaiono così, come le comete, ogni tanto.
Per me M. è questo.
La conosco dal primo giorno di università, e intendo proprio il primo. Lo ricordo come fosse ieri (si proprio io che non ricordo che ho mangiato a pranzo). Era un lunedì, io ero talmente ansiosa di iniziare l'università che non sentii la sveglia. E arrivai tardi ovviamente, alla prima lezione.
Matematica. Ora dopo svariati anni di universitá so che si può entrare sempre e che normalmente nessuno ti caga ma allora, con ancora lo zaino delle superiori sulle spalle, ero troppo terrorizzata per entrare.
Bell'inizio.
La seconda lezione, biologia animale, arrivai ovviamente con largo anticipo. Una volta seduta parlai con la mia vicina di banco chiedendole gli appunti della mattina ( ora a posteriori, gran cazzata perchè lei non è mai stata una secchiona). Così conobbi M. 19 anni, bolzano. Cioè avete notato la sottile ironia? Scappavo da bressanone, arrivavo a bologna, e su una classe di 300 persone da tutta italia, incontravo una ragazza di bolzano. Lì dovevo capire che la vita con me si sarebbe divertita parecchio, grasse risate.
Risate a parte la nostra amicizia ha superato il tempo e lo spazio e ora, entrambe laureate e entrambre cresciute ( almeno all'anagrafe) continuiamo a vederci, più o meno. La cosa fantastica è che lei è esattamente come 12 anni fa. Magari sono cambiate le idee e le aspettative ma è ancora la folle ragazza che ho incontrato quel giorno.
E quando sto con lei per un'attimo son di nuovo quella ragazzina con quaderno e astuccio seduta in prima fila quel primo giorno di università.
E sorrido.

domenica 11 settembre 2011

11 settembre 2001, voi dove eravate?


Fare un post sull'11 settembre potrebbe essere banale, ma non farlo sarebbe negare che questo evento abbia cambiato le vite di tutti noi, anche noi lontani dalla grande mela.

L'11 settembre del 2001 ero in sala studio, quella in piazza verdi, non so dirvi con esattezza cosa stessi preparando, so che ero li con il mio fidanzato di allora.

Un nostro amico ci inviò un SMS, un aereo si è schiantato sulle twin towers.

La prima cosa a cui abbiamo pensato è stato uno scherzo, era talmente assurdo che la nostra mente non riusciva a crederlo reale. l'america era intoccabile. New York poi, impossibile.

 I rumors si sparsero velocemente in sala studio e tutti gli occupanti raggiunsero i computer per vedere che stava succedendo.

Attraverso lo schermo di un computer vidi l'aereo schiantarsi sulla seconda torre.

L'aula studio iniziò a svuotarsi e come loro anche noi andammo a casa nostra, per vedere attraverso una televisione ciò che stava succedendo.

Ero sul divano di casa san vitale, circondata dai miei coinquilini quando la prima torre collassò su se stessa, seguita inevitabilmente dalla seconda.

Per quanto non volessi vedere i miei occhi erano incollati allo schermo e non riuscivo a non pensare a ciò che dovevano provare le persone intrappolate la dentro.

"Tre edifici del complesso del World Trade Center collassarono a causa di danni strutturali, quel giorno.La torre meridionale (denominata WTC 2) crollò alle 9:59 circa, dopo un incendio di 56 minuti causato dall'impatto del volo United Airlines 175; la torre settentrionale(WTC 1) collassò alle 10:28, dopo un incendio di circa 102 minuti. La caduta di WTC 1 produsse dei detriti che danneggiarono la vicina 7 World Trade Center (WTC 7), la cui integrità strutturale fu ulteriormente compromessa dagli incendi, che portarono al crollo della penthouse est alle 17:20 ora locale di quello stesso giorno; l'intero edificio collassò completamente alle 17:21 ora locale."

 cit wikipedia

le vittime furono 2974.


notizie dal passato  
ecco uno dei pochi articoli del 2001 che si trovano in rete.

questa invece una delle foto che preferisco




per non dimenticare.




martedì 6 settembre 2011

Il meccanismo

Sono in quella fase, sono nel meccanismo. 
Quale meccanismo? 
Quello che rende reali le tue angoscie. 
Avete un ritardo di un paio di giorni, tranquille vedrete donne incinte dietro ogni angolo, sarete così ossessionate che inizierete a vedere anche uomini incinti. 
Bene io sono in quella fase, cioè non quella del ritardo, quella dell'ossessione. 
Due cose mi angosciano in questo momento, uno è lo stronzo. Bene mi sembra di vederlo in ogni angolo, che poi lui è uno con caratteristiche particolari quindi è anche più difficile che ce ne siano così tanti simili....
Abbiamo superato la fase dello shock, della rabbia, dell'autocommiserazione, ma siamo ancora in quella dell'angoscia e di facebook. Si perchè hai davvero archiviato una storia quando smetti di sbirciare il suo profilo facebook. Non importa se è soltanto una volta ogni tanto, è una volta ogni tanto di troppo. 
Che poi la mia vita in realtà non è mai stata così fitta di impegni e novità, per cui dovrei proprio lascarmi lo stronzo alle spalle ed andare avanti. la verità è che effettivamente non penso più a lui, ma nel dormiveglia che accompagna il risveglio, eccolo li, con quella sua faccia da stronzo, mentre dice "la mia fidanzata".
Della seconda cosa che mi angoscia ancora per scaramanzia non vorrei parlare, ma se funziona ovviamente questo sarà il posto dove lo dirò al mondo! e vi posso assicurare che anche in questo caso le mie paure, quelle più nascoste, si materializzano ogni due secondi, come in un cosmico piano per farmi esaurire.
Le altre novità sono cibo per il mio ego, che non fa mai male, una serata di lindy hop a bologna da organizzare ( a cui dedicherò presto un post) e i soliti malefici piani per conquistare il mondo, o almeno la mia piccola parte di mondo.

Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo
Ci cammino, lo respiro la mia vita è sempre intorno
Più la guardo, più la canto più la incontro
Più lei mi spinge a camminare come un gatto vagabondo…
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….

Uomini persi per le strade, donne vendute a basso costo
Figli cresciuti in una notte come le fragole in un bosco
Più li guardo, più li canto più li ascolto
Più mi convincono che il tarlo della vita è il nostro orgoglio
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….
sì questo è il posto che mi piace…

Viviamo in piccole città (nascosti dalla nebbia)
prendiamo pillole per la felicità (misericordia)
Non siamo virgole (amiamo l’Inghilterra)
Crediamo nell'’eternità…

Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo
Dove vivo non c’è pace ma la vita è sempre intorno
Più mi guardo, più mi sbaglio, più mi accorgo che
Dove finiscono le strade e proprio li che nasce il giorno
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….
sì questo è il posto che mi piace…

Viviamo in piccole città (nascosti dalla nebbia)
prendiamo pillole per la felicità(misericordia)
Non siamo virgole (amiamo l’Inghilterra)
Viviamo dell’eternità…

JOVANOTTI: Gira e gira e non si ferma mai ad aspettare
Sorge e poi tramonta come un delfino dal mare
Muove la sua orbita leggero e irregolare
Distribuisce sogni e ritmo buono da danzare
Mondo cade, Mondo pane, Mondo d’abitare
Mondo che ci salva, Mondo casa da ristrutturare
Tutto è falso, tutto è vero, tutto è chiaro, tutto scuro
Questo è il posto che mi piace aldiquà aldilà del muro

Viviamo in piccole città (nascosti dalla nebbia)
prendiamo pillole per la felicità (misericordia)
Non siamo virgole (amiamo l’Inghilterra)
Viviamo dell’eternità…
Viviamo in piccole città (nascosti dalla nebbia)
prendiamo pillole per la felicità(misericordia)
Noi siamo virgole (amiamo l’Inghilterra)
Viviamo dell’eternità…
Viviamo nell’eternità…
Viviamo nell’eternità…

Ho visto un posto che mi piace
Ho visto un posto che mi piace
Ho visto un posto che mi piace
si chiama Mondo
si chiama Mondo
si chiama Mondo

Gira e gira e non si ferma mai ad aspettare
Sorge e poi tramonta come un delfino dal mare
Gira e gira e non si ferma mai ad aspettare
Sorge e poi tramonta come un delfino dal mare

venerdì 2 settembre 2011

la verità è che non gli piaci abbastanza


Tu non sei l'eccezione, tu sei la regola.

E la regola dice che se un uomo non ti chiama, è perché non vuole chiamarti.
Se ti tratta come se non gliene fregasse un cazzo, è perché non gliene frega un cazzo.
Se ti tradisce, è perché non gli piaci abbastanza.
Non esistono uomini spaventati, confusi, disillusi.
Non esistono uomini tragicamente segnati dalle passate esperienze, bisognosi d'aiuto, bisognosi di tempo.
Gli uomini si dividono in due categorie soltanto: Quelli che ti vogliono. E Quelli che non ti vogliono. Tutto il resto è una scusa.
E Tu, Tu Donna, di mestiere fai l'avvocato, la commessa, la cameriera, l'insegnante, la casalinga, la commercialista, la modella, la ragioniera, l'attrice, la studentessa. Non la crocerossina.
Quindi aspetta che sia lui a chiederti di uscire. Perché va bene la parità dei sessi, le quote rosa, e l'eguaglianza dei diritti. Ma i tempi non sono poi così cambiati. Gli uomini restano pur sempre dei cavernicoli, sia pure incravattati, e come tali adorano il sapore della conquista.
Tieniti lontana dagli uomini sposati. Non lasceranno la moglie per te. Meno che mai lasceranno i figli per te. E non credere alla storia dell'amica della sorella di tua cugina, appena convolata a nozze con quello divorziato. Tu non sei l'eccezione. Tu sei la regola.
Al bando quelli che ti costringono ad aspettare ore accanto ad un telefono che non suona.
Non hanno perso il tuo numero.
Non hanno investito un cane.
Non hanno appena scoperto di avere un tumore alla prostata.
Probabilmente sono al telefono con un'altra. Oppure sono gay.
Fanculo quelli che non declinano i verbi al futuro. Non sono analfabeti. Semplicemente non vogliono impegnarsi. Perché non gli piaci abbastanza.
Li riconosci facilmente. Girano con un cartello appeso al collo, e la scritta: "Ci stiamo frequentando". Quando la senti, scappa.
Non consumare le tue belle scarpe nuove (e neppure quelle vecchie) per correre dietro un uomo che non ti vuole. Usale, piuttosto, per prenderlo a calci in culo.
Impara l'arte dell'essere donna.
Impara l'arte di ottenere dagli uomini quello che desideri, non sbattendo i piedini, ma facendogli credere che siano stati loro a decidere.
Impara a scegliere, invece che essere scelta.
(Tratto da "LA VERITA' E' CHE NON GLI PIACI ABBASTANZA)
Quasi tutto vero.
Ma.
Cerca quell'uno per cui tu sei l'eccezione.

giovedì 1 settembre 2011

1000 e ancora 1000

1000 come il numero incredibile di pagine visualizzate
1000 come le volte che vi dico grazie
1000 come i post che voglio ancora scrivere
1000 le risate che spero di poter ancora suscitare in voi!

impressioni di settembre

Bene dopo aver festeggiato il mio personale capodanno (non ti ricordi? clicca qui) mi preparo a iniziare carica un nuovo anno, fatto di sfide sfighe promesse e responsabilità.
Archiviato lo stronzo, anzi citando una delle mie serie preferite, fregato, impacchettato ed etichettato,
sono pronta ad una nuova stagione.
Mi sono riposata, mi sono divertita, mi sono abbronzata e sono pronta a partire, carica come una molla. 
L'unico problema è che la mia nuova azienda tarda un pochino a farsi sentire. Prima dovevo iniziare il 29, poi il 5 anzi no il primo anzi no, le faremo sapere. che dite inizio a preoccuparmi?
che poi dai, non si è mai visto uno che rincorre il lavoro, letteralmente.
Per il momento ho un elenco di 668 medici da sistemare con nomi, luoghi e orari, e sotto la supervisione dei miei collaboratori felini, alterno elenchi e numeri ad un cazzeggio vacanziero che è facile continuare a seguire.
E poi mi concedo lunghe passeggiate nella mia amatissima città che in questo periodo dell'anno è più bella che mai. si veste di nuovo, gli studenti iniziano a tornare, i vecchi che hanno già le settimane e i week end organizzati da qui a natale e i nuovi con la sfacciataggine dei loro 19 anni e la loro curiosità mista a terrore che accompagna il passo successivo della loro vita.
quello è davvero un bel momento e nessuno che te lo dice. 
l'attimo prima di iniziare l'università. l'attimo in cui puoi scegliere cosa essere, in cui teoricamente puoi diventare ciò che desideri, medico, astronauta, chimico, fisico, avvocato, escort...ah no scusate per quello a 19 anni forse si è già un po' vecchi...
non importa se poi il 75% delle persone si ritroverà dove non aveva nemmeno immaginato ( oh come sono stata ottimista) e sicuramente non dove aveva sognato, ma chissà magari ugualmente felice.
quell'attimo è unico e anche se Di doman non c'è certezza, non permettete a nessuno di portarvelo via.

impressioni di settembre